sabato 11 novembre 2023

Ecoluxury Fair 2023: riflettori accesi su sostenibilità e innovazione

Enrico Ducrot 

 




Sostenibilità e innovazione, parole chiave del turismo di alta gamma, rappresentano una vera e propria sfida per gli operatori di settore che devono confrontarsi con un mercato sempre più ampio ed esigente. A sottolinearlo Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante, in occasione dell’Ecoluxury Fair 2023, la sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità in corso a Roma a Palazzo Taverna. Momento “clou” della manifestazione il forum su Turismo & Sostenibilità, che si è svolto alla presenza di imprenditori, professionisti, travel experts, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni. Un ricco programmap er favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione, come ha spiegato il patron di Ecoluxury Fair:  "Abbiamo invitato i protagonisti del turismo per riflettere su come il lusso possa contribuire al tema della transizione della sostenibilità, facendola coesistere con consapevolezza e responsabilità anche nella stessa direzione dell’innovazione. Fino a poco tempo fa il mondo della sostenibilità era considerato a sé stante, mentre è parte integrante di tutti i settori; oggi un grande albergo di alta gamma non è solo un ecosistema perfettamente funzionante al suo interno ma contribuisce anche al finanziamento della comunità circostante, a cominciare dall’agricoltura, l’artigianato e lo sviluppo socio-economico delle varie attività locali e quindi, di conseguenza, l’identità stessa del territorio”.
Durante il forum si è parlato anche di digital detox e mental wellness, cicloturismo e mobilità sostenibile, smart mobility e turismo accessibile, ma anche ide benefici socioeconomici del turismo culturale di alta gamma, l’importanza delle certificazioni sostenibili e il ruolo della cultura e dell’etica nel mercato del turismo.

“Il turismo luxury - ha affermato Alessandro Onorato assessore di Roma Capitale a turismo, grandi eventi, sport e moda, è in forte espansione: fino al 2024 assisteremo a un rapido incremento del comparto 5 stelle e 5 stelle lusso che genererà grandi ricadute economiche ed occupazionali oltre a migliora l'immagine della città". La Capitale riveste un ruolo sempre più centrale nella cosiddetta meeting industry posizionandosi al 14simo posto (risalendo di 4 posizioni rispetto gli ultimi anni): nella Top 20 mondiale dell’ultima graduatoria ICCA (International Congress and Convention Association) e trainando l’Italia nella Top 3 mondiale dei Paesi ospitanti eventi e congressi internazionali (+2 posizioni rispetto al 2021).
“Siamo orgogliosi di aver rinnovato il supporto a Ecoluxury Fair, favorendone la crescita e lo sviluppo attraverso il coinvolgimento di buyer esteri provenienti dai principali mercati europei e americani, e il dialogo con le istituzioni - ha commentato Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio.”
L’Italia, stando allo studio di Enit condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart si conferma una meta di lusso esclusiva: il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratto dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività. “Accogliere turisti alto spendenti non solo arricchisce il settore turistico, ma sostiene anche attività locali preservando il patrimonio artistico e culturale del paese - ha dichiarato Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit - Il turismo alto spendente contribuisce in modo significativo alla crescita finanziaria e al prestigio internazionale. L'Italia, con la sua ricca storia, cultura e bellezze paesaggistiche, offre un'esperienza unica per i turisti in cerca di raffinatezza ed esclusività.”
L’importanza delle certificazioni 
Con i suoi 800 miliardi di euro fatturati nel 2022, il settore turistico in Europa rappresenta il 10% del valore dell’export totale e genera il 4% del Pil dell’Unione Europea. I dati, offerti dallo studio High-End Tourism condotto da ECCIA (European Cultural and Creative Industries Alliance), illustrano anche che il turismo di alta gamma rappresenta il 2% delle strutture ricettive totali, genera il 22% del fatturato turistico europeo, concorre al 22% della spesa in alloggi e al 33% della spesa per cultura, intrattenimento e shopping. Una qualità, ma soprattutto un’esclusività che deve essere sostenuta da standard elevati, soprattutto nel comparto del lusso, adeguatamente certificati. Nel mondo si stima che esistano circa 140 Ecolabel a disposizione dei player ma solamente il 6,2% degli hotel può vantare una certificazione green. Tra queste spicca sicuramente Travelife, un’organizzazione con lo scopo di promuovere pratiche sostenibili nell’ambito dei viaggi e del turismo a cui aderiscono le principali associazioni di categoria europee (partner per l’Italia è Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggio e Turismo, cha fa capo a Confcommercio).
“Il turismo sostenibile è un metodo di gestione che può e deve essere applicato a tutte le tipologie di turismo – ha sottolineato Livia Muto Nardone coach e auditor per Travelife - Il percorso della certificazione Travelife, non è mai un punto di arrivo bensì l'inizio di una formazione costante sulle buone pratiche di sostenibilità che dà maggiore slancio alle scelte consapevoli che le sfide future ci richiederanno di fare. Il Report di sostenibilità, dal 2026 obbligatorio solo per le PMI quotate in borsa, diventerà un documento sempre più richiesto e chi avrà iniziato a prepararsi su questi temi, si troverà avvantaggiato. L'attenzione per la sostenibilità, inoltre, è ormai un requisito richiesto anche dal mercato e le certificazioni sono un efficace strumento per distinguersi dal greenwashing. Una garanzia per il 48% dei consumatori europei che, secondo un’indagine dell’Eurobarometer 2021, predilige gli operatori certificati e li riconosce tra tutti gli altri”.
Digitale Detox
Se nel mondo dell’iper-connessione oggi il vero lusso è essere “off line”, anche il settore turistico si sta sempre più allineando a questa necessità , offrendo proposte in linea con spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante. Sempre più persone mettono la “mental wellness” in cima alla lista delle loro priorità, nella vita e in vacanza: nel 2020 il mercato del benessere valeva 720 Bilioni $, nel 2025 si prevede un valore di oltre 1,3 Trilioni $ (dati Fitt Insider) e i viaggi maggiormente in trend per i prossimi anni saranno per il 44% soggiorni spirituali, 36% benessere sperimentale, 40% riti del silenzio.
“Diventano sempre più necessari “momenti di introspezione”, di pausa dagli input esterni” ha sottolineato nel corso del forum Alessio Carciofi, professore e autore di marketing & digital wellbeing. “Questo non è un lusso, ma un vero e proprio bisogno” continua, spiegando come la mental wellness possa essere coltivata anche in vacanza attraverso attività “rigenerative” come pratiche di yoga, tai chi, meditazione, ma anche pittura e piccolo artigianato. Piccole fatiche “fisiche” per disintossicarci dalla fatica digitale.Nel settore del turismo di alta gamma, innovazione e sostenibilità si incontrano poi sul campo della smart mobility, come il cicloturismo e la bikeconomy, ad esempio, un segmento “che vale 500 miliardi ed è anche lusso e moda. L’Italia ha potenzialità enormi ma non c’è ancora la sufficiente consapevolezza per poterle sfruttare adeguatamente” come ha ricordato Gianluca Santilli, presidente e ideatore dell’Osservatorio Bikeconomy.
“Se il lusso tradizionale resta al palo sul tema della sostenibilità rischia di uscire dal mercato di alta gamma - ha fatto sapereEnrico Ducrot - Il modello Ecoluxury dimostra come si può utilizzare il turismo di alta gamma come laboratorio e ingente finanziatore della complessa e onerosa transizione verso la piena sostenibilità. Un contributo imprescindibile richiesto dal mercato che le istituzioni e l’offerta non possono più sottovalutare”.