Sabato 26
si alza il sipario del grande evento: serata di grandi contenuti e denunce
sociali, con la Campania assoluta protagonista
Al via, da sabato 26 giugno, la diciannovesima edizione dell’Ischia
Film Festival realizzata
sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione
Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione
Generale Cinema del MiC. Proiezioni
al chiaro di luna nelle tre location del Castello aragonese e ospiti tra i
quali Oliver Stone, Alexander Sokurov e Allan Starski. Una grande festa dello
spettacolo che, commenta il patron Michelangelo
Messina, è “un importante segnale di ripartenza per un settore
profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale,
per l’intero Paese che riparte con ottimismo dopo la pandemia”.
Ad
aprire il sipario alle 20.30 in Piazza d’Armi, per il grande cinema di
approfondimento culturale, il film Quo
vadis, aida? della regista bosniaca Jasmila
Žbanić che tratteggia il tema di uno dei grandi massacri etnici della
complessa contemporaneità. Ma il giorno d’apertura è dedicato anche ad Alessandro D’Alatri che nella cornice
della Cattedrale dell’Assunta riceverà il premio Plinius Award per la serie Il
commissario Ricciardi, girata in Campania, e introdurrà la proiezione di Oplontis: corto d’autore girato proprio
negli scavi di Oplonti (nel cast: l’attrice Fabiana Fazio, nei panni di Poppea;
Raffaele Ausiello in quelli di Nerone; Adriano nel ruolo di un dispettoso
Amore).
Il
regista Rocco Ricciardulli e
l’attrice Gaia Bermani Amaral
presenteranno, alle 23, il film “L’ultimo
paradiso” (con Riccardo Scamarcio), che racconta la lotta di un contadin,
nell’Italia degli anni ’50, per ottenere migliori condizioni di lavoro.
Anteprima assoluta è Frammenti, regia
di Boris Molinaro, che, in concorso nella sezione Scenari campani, narra la
vita di tre ischitani (ore 21.40, Cattedrale dell’Assunta). A seguire, altra
anteprima assoluta con il docufilm Al
lupo cattivo: un viaggio tra immagini di diversi media che, in ricordo del
professore Sergio Piro, ricostruisce il percorso che ha portato al riscatto
della “lingua dei matti” e alla legge Basaglia. Le registe Chiara Tarfano e Ilaria
Luperini. Il progetto è stato realizzato con la partecipazione della
Regione Campania, dei Comuni di Napoli, Palma Campania (città di nascita dello
psichiatra), Nocera Inferiore e Superiore (dove sono state girate alcune
scene), nonché della fondazione CeRPS (Centro Ricerche sulla Psichiatria
e le Scienze Umane) con sede a Nocera Inferiore, proprio nell’ex ospedale
psichiatrico, di cui cura l’archivio storico.
La
programmazione nella terrazza della Casa del Sole, terza location sul Castello,
si apre invece con Sic est, che con la regia di Flavio Ricci racconta di un
gruppo di ragazzi provenienti dai quartieri periferici di Napoli che vorrebbero
essere guardati e considerati diversamente dal resto del mondo (in concorso
nella sezione Scenari Campani). A seguire Al-sit
tratteggia la storia, ambientata in Sudan, di una giovane ragazzina che non può
scegliere del proprio futuro perché vittima delle decisioni della sua famiglia.
Infine l’anteprima italiana di Hakamada
– the longest-held man in deathrow, con la regia di Louis Dai, denuncia i difetti del sistema giudiziario penale
giapponese attraverso la storia del condannato a morte Iwao Hakamada.
Alle proiezioni in presenza si accede
acquistando biglietto nominale con posto assegnato presso l’infopoint al
Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it).
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