martedì 6 ottobre 2020

Vertical Movie Festival 2020: nomination a "Fedora" per i costumi di Marco Coretti

Al via il 10 ottobre, in diretta streaming alle ore 21 sul canale You Tube di Vertical Movie, la terza edizione del festival dedicato alle produzioni cinematografiche e video in formato verticale

Roma, 6 ottobre 2020 - Il corto Fedora, che partecipa al Vertical Movie Festival 2020 (10 ottobre in diretta streaming  alle ore 21 sul canale You Tube di Vertical Movie) nella sezione Vertical Woman, ha ottenuto la nomination per il costume realizzato dallo stilista Marco Coretti. L'abito è divinamente indossato dalla protagonista Paola Quattrini - guidata dall'abile regia di Andrea Marrari -  che veste i panni di Fedora Ducan: attrice che dopo una vita di successi e l'ennesimo oscar si ritrova a riflettere sull'effimero e ad interrogarsi sull'essenza della vita. Un abito che potremmo ben definire un'opera d'arte che riempie la scena grazie all'effetto cristallo dei materiali utilizzati da Coretti, in grado di riflettere la luce. "Sono emozionato per la nomination e per questa esperienza che segna il mio debutto di costumista nel mondo del cinema", commenta Coretti e precisa: "Con questo abito ad effetto cristalli ho voluto esprime l'effimero di cui Fedora Ducan, dopo averne preso coscienza, si sbarazzerà togliendosi la vita".


Il Festival

Ideato e diretto dall'attore Salvatore Marino, Vertical Movie Festival (verticalmovie.it) è un concorso cinematografico totalmente gratuito, di produzioni videografiche in verticale. Il formato video in verticale è il più usato dalle nuove generazioni e non è un caso se oltre il 70% dei filmati caricati in rete sono verticali. Il concorso prevede quattro aree tematiche (Vertical Open, Verrtical Woman, Vertical Song; e Vertical Doc) ognuna on un premio in denaro per il vincitore.

venerdì 25 settembre 2020

A LETTO COL FANTASMA


Un titolo intrigante quello del nuovo libro della giornalista e scrittrice Anna Maria Ghedina, in arte Lady Ghost, che ha scelto Napoli, la sua città, per dare il via al tour di presentazione di questo nuovo e avvincente racconto. “A LETTO COL FANTASMA”, Glemart Editore, ha raccolto nuomerosi consensi dagli ospiti intervenuti per l'occasione a la Libreria di via Ripuaria, accolti da padroni di casa Livia De Maio Pironti e Francesco Gambardella. Dopo l'introduzione della dott.ssa Angela Feluca, il prof. Antonio D’Addio e l’autrice Anna Maria Ghedina hanno illustrato la novità editoriale soffermandosi sulla trama e curiosità che la materia esoterica suscita. Presente anche l’editrice Rossana Trinchillo, che ha creduto e sposato questo progetto fin dall’inizio, con lei Marcello Tenore, amministratore delegato della Glemart; l’attrice e fantasista Lucia Cassini, il cantautore e produttore Luigi Libra, l’editore Angelo Ucciero, il modello e attore Nicola Coletta, il manager Alfonso Somma, i giornalisti Idalba Russo e Franco Capasso. “Il nobile Rudyard vede i fantasmi, chi è la misteriosa Jillyan dai capelli ramati che incontra ad una festa e la sua vita ne è stravolta. Chi è Evalyne, la contessa che ha un amante segreto con il quale consuma i suoi incontri ad alta gradazione erotica in un budoir nascosto dietro una parete occultata nella libreria del suo palazzo maritale? Perché pesa una storia terribile su Le Orphelin, la Torre della Strega?” Lo scoprirete leggendo il nuovo libro di Anna Maria Ghedina disponibile su Feltrinelli online o scrivendo a info@glemart.net

lunedì 22 giugno 2020



Marco Coretti

Marco Coretti e la moda ai tempi del Coronavirus




"Riusciremo a recuperare una fase creativa più pura e meno soggetta alle leggi dell'industria"


Marco Coretti con Lucia Bosè





Lo stilista Marco Coretti ha debuttato giovanissimo nel mondo dell'alta moda dopo essersi formato a Parigi.  I suoi preziosissimi abiti sono stati indossati anche da regine e principesse. Fra le clienti che più ama ricordare ci sono Rania di Giordania, Donatella Dini, la contessa  Gloria Ciano e dive del cinema come Lucia Bosè e Vanessa Redgrave. Un creativo che ama le sfide, lo stilista romano, sempre aperto al nuovo tanto da accettare dal noto pastificio Maffei, nel 2013, il restyling del packaging che ha poi segnato, grazie ad un design unico ed esclusivo che celebra il meglio del Made in Italy, il nuovo corso voluto da Ignazio Maffei.  A lui, attento e autorevole osservatore della moda, del costume e dell'attualità, non potevamo che porre qualche domanda sulla moda ai tempi del Coronavirus.
Quanto l'esperienza del Coronavirus sta influenzando gli stilisti?
Credo che per il mondo della moda il cambiamento fosse già nell'aria prima del Coronavirus  che sicuramente ha contribuito a dare un colpo di grazia ad un sistema commerciale ormai in cancrena. Forse noi stilisti riusciremo a recuperare una fase creativa più pura e meno soggetta alle leggi dell'industria. Per quello che mi riguarda ho sempre cercato di rappresentare la mia moda attraverso un desiderio di unicità per questo sono sempre stato fedele alla haute couture come espressione più alta del fashion world e meno assoggettata allo scandire del tempo e delle stagioni. Come un'opera d'arte è atemporale un abito che abbia ne spazio, ne tempo .
Cosa cambierà nel nostro modo di vestire?
Cambierà il modo di essere ed il vestire sarà come sempre il riflesso tangibile di questo cambiamento, il risultato di sicuro sarà sorprendente . 
Quale futuro attende la moda italiana? 
Mi auguro che il Made in Italy rimanga sinonimo di eccellenza  ma questo potrà accadere solo se riusciamo a rafforzare tutto ciò che è stile italiano, modo di essere e di vivere. Insomma più che Made in Italy sarà italian lifestyle.
Aver raggiunto il successo ad un'età così giovane  è stato penalizzante?
Avevo 23 anni e c’era una certa incoscienza nell'affrontare un mondo così spietato come quello della moda. Ad un certo punto ho dovuto fermarmi per non esserne travolto . Non c'era più vita privata e quella lavorativa era tutto un gran frullatore ...non è stato facile tenere i nervi saldi . 
Che consiglio daresti ai giovani che intendono lavorare nella moda?
Il consiglio è studiare tutto ciò che ha contribuito a costruire Il fashion world come lo conosciamo oggi anche se non basta conoscere solo la storia della moda ma quella della fotografia e della pubblicità perché sono mondi che hanno reso il “glamour” un pensiero concreto e solido.
Marco Coretti con Vanessa Redgrave
Quali sono le donne famose che secondo te possono essere considerate icone di stile e perché?
Noi italiani abbiamo dato i natali a molte donne icone di stile: Marella Agnelli, Luisa Casati, Lucia Bosè, Elsa Martinelli; Patty Bravo, Mina e,fra le giovanissime, Levante.
Quali sono  le attrici famose che hanno indossato i tuoi abiti e che ricordi ha di loro?
Con le attrici l'impegno è sempre stimolate perché sono personalità decise: sanno sempre cosa vogliono. Tra le tante ricordo Vanessa Redgrave e Paola Quattrini , Samuela Sardo e Clarissa Burt assolutamente divine.
Paola Quattrini con Marco Coretti
A che tipo di donna ti ispiri per le tue creazioni?
Alla donna che vorrei avere o forse a quella che vorrei essere... Chissà.
A cosa stai lavorando?
Sto lavorando sul design in tutte le sue declinazioni, mi stimola contaminarlo con il fashion, proprio come un “virus", giusto per rimanere in tema.