venerdì 21 ottobre 2022

Riflettori accesi sul Medioevo a Roma

Al via la grande mostra “ Roma Medievale. Il volto perduto della città”


Un tuffo nella Roma fra VI e XIV secolo per riscoprire il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale per pellegrini, regnanti e imperatori. Questo l’obiettivo della mostra Roma Medievale. Il volto perduto della città, al Museo di Roma Palazzo Braschi dal 21 ottobre al 5 febbraio 2023, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo. Ben 160 tra mosaici, affreschi e opere mobili messe a disposizione da 60 prestatori per un’esposizione che si sviluppa in 9 principali nuclei tematici, coprendo un arco temporale che va dal tempo di papa Gregorio Magno all’indizione del primo Giubileo del 1300. In esposizione documenti provenienti in massima parte da luoghi e raccolte romane, proprio allo scopo di “esortare i cittadini a riscoprire le ricchezze della città”, ci ha spiegato Marina Righetti che ha curato il progetto scientifico. “Il visitatore sarà accompagnato tra le pieghe storiche, architettoniche e artistiche della Roma medievale, attraverso i suoi luoghi più iconici, quali basiliche e palazzi, e alla ricostruzione del contesto ambientale, oggi profondamente modificato, caratterizzato, per esempio, dal serpeggiante corso del Tevere che, con i suoi porti e i suoi ponti, era sfondo e teatro della vita e delle attività urbane” , ha precisato Righetti. “Un viaggio verso Roma che farà calzare al visitatore i panni del pellegrino medievale animato dal desiderio di entrare a contatto con le prime testimonianze del cristianesimo e le reliquie dei martiri”. Uno spazio di rilievo è dedicato al rapporto privilegiato tessuto nel corso dei secoli tra la città e il papato con i più rappresentativi papi dell’epoca: Gregorio Magno, Leone III, Innocenzo III e Bonifacio VIII. Una selezione di opere mette in evidenza l’importanza, la vastità e la ricchezza dei quattro complessi basilicali considerati luoghi più iconici della Roma medievale, sia dal punto di vista religioso, sia politico: il complesso del Laterano, prima basilica cristiana, cattedrale di Roma e sede dei pontefici durante il Medioevo; San Pietro in Vaticano, luogo della tomba di Pietro e meta di pellegrinaggio da tutta l’Europa cristiana; San Paolo fuori le mura, memoria dell’Apostolo delle Genti; Santa Maria Maggiore, custode delle reliquie del Presepe e prima basilica dedicata alla Vergine.

Il grande salone del Museo è dedicato a un’ideale passeggiata nello spazio sacro di una chiesa medievale, nella quale       sono proposti numerosi oggetti mobili, come affreschi e arredi liturgici, ma anche preziosi reliquiari e suppellettili, con lo scopo far compiere un viaggio sulle tracce della liturgia medievale. Uno spazio approfondisce l’aspetto della devozione popolare romana, con un focus dedicato alle icone mariane ancora oggi custodite nelle chiese della città; o il caso emblematico della decorazione in affresco proveniente da Santa Croce in Gerusalemme. A scandire il percorso di mostra due ‘intermezzi’ urbani che, grazie all’ausilio di incisioni e disegni, restituiranno, in parte, il volto medievale perduto della città.Il percorso espositivo vuole anche far riflettere su come si vivesse a Roma nel Medioevo. Una serie di piccoli ma preziosi oggetti, provenienti dalla Crypta Balbi, narra al visitatore storie di vita quotidiana fatta di botteghe, artisti e artigiani. Il percorso si conclude con la sala dedicata all’importanza della comunità ebraica che si installò a Roma  dal II secolo a.C., e con alterne vicende visse continuativamente in città costituendo, soprattutto nel Duecento, un polo culturale di alto livello, anche per i suoi scambi internazionali..

La mostra si avvale del progetto scientifico di Marina Righetti. Curatrici Anna Maria D’Achille e Marina Righetti. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo De Luca Editori D'Arte




 

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