mercoledì 27 ottobre 2021

Al via la grande mostra "Klimt.La Secessione e l'Italia"




Al via oggi al Museo di Roma a Palazzo Braschi la grande mostra “Klimt. La Secessione e l'Italia". L'artista austriaco, protagonista della Secessione viennese, torna in Italia con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation. La mostra, aperta al pubblico fino al 27 marzo 2022, ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt con un focus inedito sulla sua esperienza in Italia. Ben 200 le opere esposte di cui 47 dell'artista. Un focus è dedicato alla celebre opera “Ritratto di Signora”, misteriosamente scomparsa dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e ritrovata nel 2019. La mostra propone  opere iconiche di Klimt come la famosissima Giuditta (1901), Signora in bianco (1917-18), Amiche (Le Sorelle) (1907) e Amalie Zuckerkandl (1917-18). Concessi prestiti eccezionali come La sposa (1917-18), che per la prima volta lascia la Klimt Foundation, e Ritratto di Signora (1916-17).


Klimt. La Secessione e l’Italia è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna. Con l’esposizione "Klimt. La Secessione e l’Italia" l’artista austriaco torna in Italia e proprio a Roma dove 110 anni fa, dopo aver partecipato con una  personale alla Biennale di Venezia del 1910, fu premiato all’Esposizione Internazionale dʼArte del 1911. La mostra ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, ne sottolinea il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e – per la prima volta – indaga sul suo rapporto con l’Italia. 


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