
Questa antica città mineraria, oggi importante centro industriale, ha saputo preservare il suo passato trasformando, per esempio, le sue antiche miniere in luoghi moderni e fruibili ai suoi 300 mila cittadini e visitatori (il Museo della Slesia che sorge nell'antica miniera di carbone) e mantenendo intatto l'aspetto originario del caratteristico quartiere dei minatori, Nikiszowiec, che con le tipiche abitazioni in mattoni rossi, risale ai primi anni del XX secolo. Una città dove il passato sposa il presente e guarda al futuro. Stiamo parlando di uno dei più grandi centri industriali della Polonia che vanta anche il moderno centro Spodek, dalla forma di un disco volante; la sede dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca e della migliore Accademia Musicale in Polonia. I cittadini la musica ce l'hanno nel DNA ed è raro trovare una famiglia dove non ci sia almeno un componente che suoni uno strumento. Non a caso qui si svolge dal 1981 il Rawa Blues Festival che è il più grande festival blues indoor del mondo. "Dall'aeroporto di Katowice, ben collegato con l'Italia, anche da voli low cost, si può raggiungere facilmente Cracovia, altro gioiello fra le città della Polonia che meritano una visita", ha ricordato Malgorzata Furdal, annunciando che dopo dieci anni lascia la direzione dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo. (Tiziana Conte)
Nessun commento:
Posta un commento